VUOI AVERE UN SORRISO PERFETTO?
Ecco le 7 buone abitudini da seguire giornalmente per avere denti sani e belli. Una GUIDA PRATICA che ti fornirà dei facili consigli per inserire alcune buone abitudini nella tua vita quotidiana.
Questi consigli presi singolarmente non servono a niente! Fanno semplicemente parte di un insieme di consuetudini da utilizzare giornalmente che solo nella loro completezza porteranno a risultati sorprendenti!
Le 7 buone abitudini per un sorriso sempre perfetto!
Lavare i denti correttamente
Usare lo spazzolino giusto
Scegliere un dentifricio che non rovini i denti
Passare il filo interdentale
Risciacquare col collutorio
Fare attenzione a quello che si mangia
Andare regolarmente dal dentista
Ho riassunto tutto in 7 semplici passi. Seguendoli ne gioverà la salute della tua bocca e dei tuoi denti.
Iniziamo!
1. Lavare i denti correttamente
Ti sei mai chiesto se spazzoli i denti in maniera corretta? Forse no, perché la ritieni un’attività talmente banale e di routine da non meritare particolare attenzione.
Lavarsi i denti è una cosa che impariamo da bambini, la insegnano i genitori ma poche volte ci viene spiegata da un dentista. Sono molte le cattive abitudini legate alla comune igiene orale.
Circa il 75% delle persone utilizza una tecnica completamente sbagliata, rendendo inutile una delle operazioni più importanti per mantenere i denti sani e puliti.
Muovere lo spazzolino su e giù o a destra e sinistra non serve a nulla se non a spostare lo sporco da un punto all’altro.
Questa modalità non solo non permette una corretta igiene orale, ma può causare disturbi del cavo orale, come gengiviti e parodontiti, che potremmo evitare usando semplicemente dei piccoli accorgimenti.
Lava i denti 2-3 volte al giorno, per almeno 2 minuti.
Lo spazzolino va tenuto inclinato, in modo che tra le setole e il dente si formi un angolo di circa 45°.
La tecnica corretta consiste nello spazzolare i denti con movimenti a rullo, dal
rosso della gengiva al bianco dei denti a scendere per l’arcata superiore, e
dalla gengiva a salire verso il dente per quella inferiore.
Così facendo si favorisce l’eliminazione di placca e batteri, scongiurando il pericolo che questi si insinuino negli interstizi dentali.
È consigliabile appoggiare le setole sul bordo gengivale e compiere con lo spazzolino dei movimenti circolari: alcune setole si insinueranno sotto il bordo dove è solita depositarsi la placca.
Il movimento va effettuato sulla superficie esterna ed interna di entrambe le arcate; i denti frontali, invece, vanno spazzolati tenendo lo spazzolino in posizione verticale, per una maggiore efficacia.
Si può quindi passare allo spazzolamento della superficie masticatoria.
Per spazzolare correttamente quest’area occorre eseguire dei movimenti orizzontali dal fondo della bocca alle labbra e viceversa.
Alla fine non dimenticate di spazzolare la lingua. Anche la lingua prolifera di batteri e agenti patogeni, il più delle volte i veri responsabili dell’ALITOSI.
È sufficiente tirare fuori la lingua il più possibile dalla bocca e spazzolare dal fondo sino alla punta (e non viceversa).
Dopo aver mangiato, aspettare mezz’ora prima di spazzolare i denti. Lavare i denti subito dopo mangiato potrebbe contribuire alla diffusione di acidi in bocca che indeboliscono lo smalto.
2. Usare lo spazzolino giusto
Scegliere lo spazzolino da denti è un incubo perché gli spazzolini sembrano tutti uguali. Ma non è cosi. Le nostre bocche sono tutte diverse, motivo per cui la scelta dello spazzolino giusto diventa molto importante:
il manico dello spazzolino: deve essere abbastanza lungo per ottenere una buona presa,
la testa dello spazzolino: deve essere piccola per raggiungere ogni angolo della bocca, anche i denti più in fondo,
le setole dello spazzolino: di solito quelle morbide vanno bene per tutti, ma c’è chi le preferisce dure. L’importante è che non venga esercitata troppo pressione per non danneggiare le gengive.
Sostituisci lo spazzolino ogni 2 mesi.
Conservalo senza copri testina e bene asciutto, saresti sorpreso di scoprire la quantità di batteri che si sviluppano tra le setole a causa della umidità.
3. Scegliere un dentifricio che non rovini i denti
sapete come scegliere il DENTIFRICIO
Sembra una banalità ma è un passaggio molto delicato per la salute
dei nostri denti
La scelta del dentifricio non può essere influenzata dalla pubblicità
ma basata
sul problema che abbiamo intenzione di risolvere: denti macchiati, cariati, sensibili, con la placca o con il tartaro.
se non avete particolari problemi qualsiasi dentifricio va bene, basta che contenga fluoro (1450 ppm) e che non abbia granuli perché graffiano il dente, più la sua composizione è simile ad un gel, meglio è.
i bambini non dovrebbero utilizzare il dentifricio degli adulti perché possono mangiarlo, quindi affidatevi alle linee specifiche per fasce d’età ( ottimi i prodotti Elmex Bimbi).
Vediamo adesso un po’ di principi attivi ed un po’ marche:
DENTIFRICI ANTI-PLACCA
La placca è causata dall’accumulo di batteri e residui alimentari sui denti che aggrediscono lo smalto e danno origine alle carie.
Un dentifricio anti-placca contiene sostanze con azione antibatterica, tra queste il cloruro di sodio (sale da cucina), che stimola la produzione di
saliva, lo iodio, sali di metalli, come lo zinco, lo stagno, l’alluminio e gli enzimi, come lattoperossidasi, glucosiossidasi ed amiloglucossidasi, che ostacolano la proliferazione batterica nel cavo orale.
DENTIFRICI ANTISETTICI
Questi contengono sostanze medicamentose o principi attivi ad azione antibatterica.
I più comuni sono a base di clorexedina .
Devono essere prescritti dal dentista ed utilizzati secondo specifiche istruzioni, per periodi di tempo limitati.
perché possono causare alterazioni cromatiche dello smalto (macchie colorate sui denti).
se avete le gengive arrossate, dolenti e se sanguinano spesso prima di tutto significa che è ora di fare un’igiene professionale, poi l’igienista potrebbe consigliarvi un dentifricio a base di clorexidina ( Curasept 0,05) o a base di fluoruro amminico e fluoruro stannoso (Meridol) o olii essenziali (Parodontax) . Ricordatevi che se non andate a fare l’igiene il dentifricio non serve a niente!
DENTIFRICI SBIANCANTI
I dentifrici sbiancanti contengono microsfere ad abrasività ridotta che attraverso lo strofinamento rimuovono le pigmentazioni dei denti provocate dal tartaro, dalla placca, dal
fumo, dalle
bevande o dagli
alimenti.
Anche questi dentifrici devono essere usati con moderazione, proprio a causa dell’abrasività. Sappiate che i dentifrici che promettono di sbiancare a lungo andare rovinano lo smalto, se volete smacchiare i denti dovete fare l’igiene, se volete sbiancare i denti dovete fare uno sbiancamento professionale!
Per voi suggerirei da utilizzare una volta alla settimana AZ 3D White Lux…È il male minore!
DENTIFRICI PER DENTI SENSIBILI
I dentifrici per denti sensibili contengono nitrato di potassio o fluoruro stannoso, e idrossiapatite.
Vengono impiegati per remineralizzare lo smalto e la dentina dei denti al fine di rendere i denti più resistenti al freddo o agli acidi.
L’idrossiapatite, infatti, crea una barriera contro le carie, il tartaro e l’ipersensibilità.
se avete i denti sensibili, cioè non riuscite a bere l’acqua fredda, meglio puntare su prodotti fluorati specifici ( Sensodine, Elmex Verde)
4. Passare il filo interdentale
Per una corretta igiene orale non basta utilizzare solo lo spazzolino. Bisogna rimuovere la placca tra un dente e l’altro con il filo interdentale o con lo scovolino.
Questi strumenti specifici sono in grado di entrare nelle fessure dove lo spazzolino non riesce ad arrivare.
Non è necessario passare il filo interdentale ogni volta che i denti vengono lavati, ma è importante farlo almeno una volta al giorno.
È preferibile farlo di sera, in modo da pulire i denti da tutti i residui della giornata.
Per usare il filo interdentale correttamente:
Usare un pezzo di filo interdentale lungo circa 30 cm: avvolgerne le estremità intorno alle dita e mantenerlo in tensione per il periodo di utilizzo.
Muovere su e giù arrivando fino alla gengiva, attenzione a non applicare troppa forza, potresti danneggiarla.
Scegliere un filo interdentale o uno scovolino adatto ai propri denti in base allo spazio che c’è tra uno e l’altro.
5. Risciacquare col collutorio
I collutori sono diventati negli anni un punto saldo delle abitudini di igiene orale degli italiani.
Vengono usati in genere come sciacqui per curare le infezioni gengivali, per contrastare la formazione della placca batterica e della carie, per remineralizzare i denti o anche solo per rinfrescare l’alito.
Gran parte delle persone comprano il collutorio senza alcuna consapevolezza delle sostanze contenute al suo interno; lo scelgono in base al colore e… alla domanda “perché utilizzi il collutorio tutti i giorni?” Sicuramente risponderanno: “per disinfettare la bocca o per avere l’alito fresco”.
Io lo ricordo sempre ai miei pazienti: i collutori “quotidiani” non servono a molto se non a vuotare il portafogli… in più la presenza di alcool all’interno di alcuni di essi può arrecare danni alle mucose orali oltre che diminuire notevolmente l’idratazione della bocca, causando secchezza. Utilizzateli solo per brevi periodi, al massimo 7 giorni.
Bisogna considerare tre importanti aspetti quando si utilizza un collutorio.
Primo Aspetto: il collutorio non sostituisce lo spazzolino da denti.
Purtroppo mi rendo conto che le persone usano il collutorio in modo errato, colpa anche del marketing che vuole farci credere di risolvere tutti i problemi pur di spingerci a comprare.
La pubblicità ingannevole di un noto collutorio afferma: “Arriva dove gli altri non arrivano”. Certo, essendo un liquido riuscirà a raggiungere tutti i punti della bocca. Ma per rimuovere la placca batterica, non basta solamente
raggiungerla, è necessario strofinare.
I collutori non sono in grado di sostituire l’azione meccanica dello spazzolino… semmai possono aiutarci a trovare sollievo se la gengiva è dolente;
l’utilizzo di un collutorio specifico può determinare un abbassamento della carica batterica ma non eliminarla come potrebbe fare uno spazzolino da denti.
Quindi eseguire uno sciacquo con collutorio senza essersi lavati i denti è come darsi il deodorante senza lavare le ascelle.
Un esempio molto semplice che faccio ai miei pazienti è questo: “Ti faresti la doccia senza usare una spugna? ”
No, perché la spugna serve a strofinare, a rimuovere l’epitelio “morto” e i batteri. Stessa cosa accade nella bocca.
Secondo aspetto: il collutorio agisce come un chemioterapico.
I collutori, soprattutto quelli a base di clorexidina, hanno lo stesso meccanismo d’azione dei chemioterapici, cioè per avere la certezza di debellare le cellule ammalate uccidono tutte le cellule, sia quelle cattive che quelle buone.
Allo stesso modo, i collutori devono la loro efficacia alla capacità di colpire tutti i batteri cattivi, senza però risparmiare quelli buoni, deputati al mantenimento della salute orale.
Terzo aspetto: il collutorio possiede effetti collaterali.
Tutti i collutori possono presentare nel tempo effetti indesiderati sul cavo orale, come ad esempio: pigmentazioni giallo- marrone (macchie sui denti), alterazione del gusto (disgeusia), bruciore delle mucose e abbassamento delle difese immunitarie.
Per fortuna questi effetti cessano dopo la sospensione del collutorio, quindi è buona norma limitarne l’uso per periodi brevi.
Ecco perché chiedere sempre informazioni prima di assumere prodotti che oltre a risultare inutili, possono diventare dannosi per la salute orale.
Alcune semplici regole per l’uso del collutorio:
- utilizzarli solo quando prescritti dal Dentista e secondo le indicazioni
- non diluirli con l’acqua, poiché diminuerebbe l’efficacia
- sciacquare per circa 1 minuto dopo i pasti o uno alla sera prima di coricarsi
- sputare e non risciacquare la bocca subito dopo, altrimenti ne andremmo a rimuovere gran parte
- evitare di bere, mangiare e fumare almeno per un’ora successiva allo sciacquo
- condicio sine qua non: devono essere senza alcool
I principali collutori in commercio sono:
Collutori contenenti clorexidina
la clorexidina è il principio attivo dei collutori ad azione antibatterica e di gran lunga l’antisettico più efficace per chi ha problemi alle gengive… o dopo una chirurgia… o per limitare la formazione della placca batterica.
la clorexidina non solo ha un’azione battericida (ammazza i batteri), ma legandosi ai tessuti della bocca continua ad agire per molte ore dopo l’uso.
In commercio troviamo i collutori della Linea Curasept con la clorexidina alle concentrazioni dello 0,20% – 0,12% – 0,05%.
Collutori contenenti Fluoruri
Sono i collutori che possiamo utilizzare quotidianamente in quanto hanno un’ azione
remineralizzante e
desensibilizzante dovuta alla combinazione del Fluoruro stannoso con il Fluoruro amminico . Il loro potere battericida è in grado di ridurre l’accumulo della placca batterica e contrastare l’insorgenza di gengiviti.
Ottimi per prevenire la carie e per diminuire la sensibilità dentinale.
In commercio troviamo i collutori della linea Biosmalto.
Collutori contenenti Oli essenziali
Sebbene sia stata documentata una certa azione antiinfiammatoria, l’efficacia di questi collutori è ben lontana da quella della clorexidina. Il prodotto più conosciuto è la Listerina, una sostanza composta da oli essenziali, timolo, eucaliptolo e mentolo.
Aspetta almeno un’ora dopo esserti lavato i denti: alcuni collutori, infatti, potrebbero contrastare il principio attivo del dentifricio utilizzato, vanificandone l’effetto.
6. Fare attenzione a quello che si mangia
Se pensi che seguire scrupolosamente tutti i consigli ricevuti fin’ora sia sufficiente per eliminare tutti gli eventuali cattivi effetti del cibo che hai mangiato, ti sbagli. La dieta, infatti, è uno degli aspetti più importanti per avere denti sani, forti ed un sorriso brillante.
Attenzione a caffè, bibite colorate e vino rosso. Se proprio non riesci a stare senza , né a limitarne l’uso, cerca almeno di consumare queste bevande con una cannuccia per questo modo eviterai il più possibile il contatto con i denti limitando i possibili danni.
Evita il più possibile alimenti zuccherati e/o acidi come i dolci, le bibite gassate, le bevande energetiche, la frutta con acido citrico (agrumi). Sono alimenti che tendono a rovinare lo smalto dei denti.
Evita cibi gommosi che si attaccano ai denti, perché potrebbe essere molto difficile rimuovere tutti i residui dalla bocca.
Non fumare.
7. Andare regolarmente dal dentista
Le cure odontoiatriche sono uno di quei trattamenti che tendiamo a trascurare o rimandare per motivi di diversa natura: pigrizia, incuria, paura e – non meno importante – difficoltà economiche.
È atteggiamento sempre più frequente rivolgersi al dentista solo quando la situazione è degenerata, rendendo necessari trattamenti più complicati, invasivi e – molto spesso – costosi.
Sicuramente una delle pratiche più salutari per la bellezza del tuo sorriso è quella di eseguire controlli regolari dal dentista almeno un paio di volte all’anno.
Andare frequentemente dal dentista anche in assenza di sintomi riduce sensibilmente il pericolo di incorrere in fastidiose patologie odontoiatriche e dà la possibilità, qualora queste si presentino, di essere diagnosticate e curate nella loro fase embrionale, prima che causino danni importanti all’apparato: aspettare il dolore o l’emergenza potrebbe essere troppo tardi.
Esistono diversi sintomi che vengono solitamente sottovalutati ma che invece dovrebbero essere considerati importanti campanelli d’allarme.
Anche un “banale” sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti, può scaturire da una gengivite o da una parodontite (meglio nota come piorrea).
Non trascurare le visite dal dentista!
E tu.. ogni quanto fai una visita di controllo?
ORA CONOSCI TUTTI I SEGRETI PER MANTENERE I TUOI DENTI IN SALUTE E AVERE SEMPRE UN SORRISO IMPECCABILE. DIFFONDI IL VERBO PER UN MONDO PIENO DI SORRISI.